I ragazzi di Mamone al palazzetto
In occasione della sfida fra Dinamo e Roma dieci detenuti della casa di reclusione isolana hanno assistito al match. In dono ai due capitani cesti di prodotti “Galeghiotto”
Sport e sociale. Lo sport che guarda all'esterno, che si rivolge al sociale, che si propone come funzionale momento di aggregazione e condivisione. Il sociale che sbarca nel mondo dello sport, che diventa coprotagonista sulla scena, in un quadro armonico capace di inviare messaggi positivi utili a costruire o sottolineare qualcosa di importante. Concetti che si ritrovano appieno nella filosofia della Dinamo Banco di Sardegna, che raccoglie con entusiasmo e disponibilità la proposta arrivata dalla Casa di Reclusione di Mamone – Lodè e, in occasione del match fra Dinamo e Roma, ha avuto come graditi ospiti sugli spalti del PalaSerradimigni 10 detenuti accompagnati dal presidente regionale dell'Arci Franco Uda, dai volontari delle associazioni Arci Solidarietà e Sviluppo di Nuoro e Icaro di Bitti. Un piccolo ma importante gesto di solidarietà organizzato in collaborazione del Comitato Provinciale FIP di Nuoro, che in coincidenza con un importante momento sportivo ha regalato ai ragazzi di Mamone – Lodè un momento speciale.
Mamone. La Casa di Reclusione di Mamone si estende per circa 2700 ettari nella campagne dei Comuni di Onanì e Bitti e ospita attualmente circa 260 ristretti, di varie nazionalità. I detenuti svolgono attività lavorativa nel settore zootecnico e dell’agricoltura. I detenuti della CR di Mamone, per ringraziare la società Dinamo Banco di Sardegna per la sensibilità dimostrata e per la magnifica esperienza offerta, hanno voluto offrire ai capitani delle due squadre un cesto di prodotti del brand Galeghiotto contenenti spicchi di formaggio ovino semi stagionato, olio extravergine di oliva, alcune confezioni di crema di formaggio dolce e piccante e vasetti di miele millefiori.
L'idea. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, attraverso dei finanziamenti provenienti dalla Cassa delle Ammende, ha attivato, già da due anni e mezzo, alcuni progetti di agricoltura sociale, che investono le tre colonie penali della Sardegna (Mamone, Isili e Is Arenas). Il primo di essi, denominato Colonia, si è posto l’obiettivo di professionalizzare i ristretti e di pubblicizzare diverse modalità di esecuzione della pena detentiva caratterizzate da una alta valenza trattamentale. Il nuovo progetto, denominato Galeghiotto, oltre al consolidamento degli obiettivi indicati in precedenza, all’interno di una organizzazione lavorativa produttiva e qualificante, si propone di favorire il re-inserimento lavorativo dei detenuti attraverso i partner del progetto (impresa profit e non profit) e di sensibilizzare la comunità esterna sulla valenza del progetto attraverso momenti come quello andato in scena al PalaSerradimigni e con la presentazione del progetto nelle scuole della Sardegna.
Galeghiotto. Il progetto Galeghiotto si propone di valorizzare i prodotti delle tre colonie con un brand unico, utile ad evidenziare come il lavoro penitenziario possa dare vita a prodotti di qualità in grado di confrontarsi positivamente con le esigenze del mercato esterno. Il partner profit del progetto è una importante realtà imprenditoriale della Sardegna, che opera nel settore della ricettività alberghiera, che acquista i prodotti del progetto, comprese le carni bovine ed ovine, per offrire agli ospiti dei loro resort prodotti a chilometro zero, connotati da un alto valore aggiunto sociale e da un elevato standard qualitativo, oltre a fornire disponibilità all’assunzione di alcuni ristretti e a costruire nuove progettualità inclusive per migliorare gli assetti del progetto. I prodotti Galeghiotto, inoltre, sono stati presentati con ottimi indici di gradimento in varie fiere e momenti promozionali, in Sardegna e nella penisola.
Sassari, 15 aprile 2013
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
In occasione della sfida fra Dinamo e Roma dieci detenuti della casa di reclusione isolana hanno assistito al match. In dono ai due capitani cesti di prodotti “Galeghiotto”
Sport e sociale. Lo sport che guarda all'esterno, che si rivolge al sociale, che si propone come funzionale momento di aggregazione e condivisione. Il sociale che sbarca nel mondo dello sport, che diventa coprotagonista sulla scena, in un quadro armonico capace di inviare messaggi positivi utili a costruire o sottolineare qualcosa di importante. Concetti che si ritrovano appieno nella filosofia della Dinamo Banco di Sardegna, che raccoglie con entusiasmo e disponibilità la proposta arrivata dalla Casa di Reclusione di Mamone – Lodè e, in occasione del match fra Dinamo e Roma, ha avuto come graditi ospiti sugli spalti del PalaSerradimigni 10 detenuti accompagnati dal presidente regionale dell'Arci Franco Uda, dai volontari delle associazioni Arci Solidarietà e Sviluppo di Nuoro e Icaro di Bitti. Un piccolo ma importante gesto di solidarietà organizzato in collaborazione del Comitato Provinciale FIP di Nuoro, che in coincidenza con un importante momento sportivo ha regalato ai ragazzi di Mamone – Lodè un momento speciale.
Mamone. La Casa di Reclusione di Mamone si estende per circa 2700 ettari nella campagne dei Comuni di Onanì e Bitti e ospita attualmente circa 260 ristretti, di varie nazionalità. I detenuti svolgono attività lavorativa nel settore zootecnico e dell’agricoltura. I detenuti della CR di Mamone, per ringraziare la società Dinamo Banco di Sardegna per la sensibilità dimostrata e per la magnifica esperienza offerta, hanno voluto offrire ai capitani delle due squadre un cesto di prodotti del brand Galeghiotto contenenti spicchi di formaggio ovino semi stagionato, olio extravergine di oliva, alcune confezioni di crema di formaggio dolce e piccante e vasetti di miele millefiori.
L'idea. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, attraverso dei finanziamenti provenienti dalla Cassa delle Ammende, ha attivato, già da due anni e mezzo, alcuni progetti di agricoltura sociale, che investono le tre colonie penali della Sardegna (Mamone, Isili e Is Arenas). Il primo di essi, denominato Colonia, si è posto l’obiettivo di professionalizzare i ristretti e di pubblicizzare diverse modalità di esecuzione della pena detentiva caratterizzate da una alta valenza trattamentale. Il nuovo progetto, denominato Galeghiotto, oltre al consolidamento degli obiettivi indicati in precedenza, all’interno di una organizzazione lavorativa produttiva e qualificante, si propone di favorire il re-inserimento lavorativo dei detenuti attraverso i partner del progetto (impresa profit e non profit) e di sensibilizzare la comunità esterna sulla valenza del progetto attraverso momenti come quello andato in scena al PalaSerradimigni e con la presentazione del progetto nelle scuole della Sardegna.
Galeghiotto. Il progetto Galeghiotto si propone di valorizzare i prodotti delle tre colonie con un brand unico, utile ad evidenziare come il lavoro penitenziario possa dare vita a prodotti di qualità in grado di confrontarsi positivamente con le esigenze del mercato esterno. Il partner profit del progetto è una importante realtà imprenditoriale della Sardegna, che opera nel settore della ricettività alberghiera, che acquista i prodotti del progetto, comprese le carni bovine ed ovine, per offrire agli ospiti dei loro resort prodotti a chilometro zero, connotati da un alto valore aggiunto sociale e da un elevato standard qualitativo, oltre a fornire disponibilità all’assunzione di alcuni ristretti e a costruire nuove progettualità inclusive per migliorare gli assetti del progetto. I prodotti Galeghiotto, inoltre, sono stati presentati con ottimi indici di gradimento in varie fiere e momenti promozionali, in Sardegna e nella penisola.
Sassari, 15 aprile 2013
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna