lena. “E’ vero, ho commesso un abusivismo, ma non è giusto buttare la casa. Se ne poteva parlare”. Già. Se ne poteva parlare. E allora parliamone, almeno per un attimo, per essere chiari, per essere certi, per essere consapevoli. Il fatto che qualcuno commetta un reato e poi si penta, non presuppone – almeno in Italia e almeno fino ad oggi – l’estinzione del reato.
Il problema, semmai, come tutte le cose in questo paese, sta nelle premesse: “Perché, se sapevi di compiere un reato, un illecito, qualcosa che era vietato, lo hai comunque compiuto?”. Di questo dobbiamo parlare e parlare chiaramente. E, con tutta franchezza presumo una risposta piuttosto secca da parte di gran parte della gente: “lo facevano tutti”. Ho letto, proprio ieri un’altra invettiva, che la dice lunga sulla questione morale di questo paese: “Ma perché, invece di prendervela con noi, non arrestate i politici, la casta, quelli con l’auto blu?”. Già. Perché? E’ un modo di ragionare minimalista: io rubo, è vero, ma c’è chi è più ladro di me. Ma il corollario di questo discorso porta comunque ad un unica risposta: rubano entrambi. Io, per mestiere, da anni ascolto persone che si dichiarano per la maggior parte innocenti o, in molti casi, colpevoli ma non troppo. La verità, semplice, piccola e condivisibile (almeno spero) da chi sogna un paese normale è solo questa: in un paese normale non si dovrebbe costruire una casa su luoghi dove è espressamente vietato farlo, non si dovrebbero creare discariche abusive, non si dovrebbero incendiare i boschi, non si dovrebbero evadere le tasse perché, guarda caso, tutto questo va a discapito di chi, invece, attende con calma l’autorizzazione per la costruzione, l’autorizzazione della forestale, si presenta dal suo commercialista per versare le sue tasse. In un paese normale queste persone sarebbero, appunto, persone normali e le altre non avrebbero ragione di esistere. L’errore non è costruire la casa abusiva con la speranza di farla franca, l’errore è pensarla di farla franca. E quando arriva la ruspa, purtroppo, bisognerebbe stare in silenzio. Comprendo che ci sono diverse sfaccettature di cui se ne può parlare. Ma non possiamo continuare a costruire il futuro sui condoni e sui furbi. Abbiamo già dato.